Versione pittorica del
Versione pittorica del “Gelato di Tariq” MoMò Calascibetta

Il Teatro Massimo la Marina i Quattro Canti

le folle dei pedoni le strade

al confine con le orlature dei monti

si perdono dritte rettilinei intensi di antichità

risuonano ladri di occhiate tristi di spenti umori

in un lecca-lecca generale dove lo zefiro

dolce si fa pungente e amaro lo stare

fitto fitto è l’arrabattarsi

di piccioni striduli si incontrano beccando saltellano

passeggiano sul mio tetto dalle tegole in rumore

e la mia testa a due passi dalle travi nel legno scuro

e se tutto franasse? crollasse giù ripidamente?

e l’immondizia invadesse le case penetrandole dalle finestre?

e i piccioni dovunque a rumoreggiare

persino nella hall dell’aeroporto

RossellaPompeo

Palermo giugno 2015

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2 pensieri su “La Marina i Quattro Canti

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